Restauro, recupero ed adattamento funzionale della Chiesa di S. Francesco d’Assisi sita tra P.tta Crocelle ai Mannesi e via Duomo – Napoli
ANALISI STORICA
La chiesa di S. Francesco d’Assisi (immobile vincolato ai sensi della 1089/39), sorge all’incrocio di via Duomo, antico cardine della città greco-romana, con il decumano inferiore, odierna Spaccanapoli.L’attuale costruzione di stile neogotico fu eretta nell’area già occupata dalla chiesa di Santa Maria di Porta Coeli, popolarmente conosciuta come chiesa delle Crocelle ai Mannesi, poiché edificata per i padri Crociferi.
In occasione di tali lavori di ampliamento per via Duomo venne demolita e nel 1882 iniziarono i lavori per la costruzione di una nuova chiesa. I lavori furono affidati all’ingegnere Filippo Botta che ideò un impianto rettangolare a navata unica, innalzato rispetto alla quota stradale per poter ricavare nel piano terra locali per magazzini accessibili da via Duomo.
Nel corso dell’ultima guerra la Chiesa subì rilevanti danni nella parte prospiciente la piazzetta Crocelle ai Mannesi. Tale porzione fu ricostruita ed in particolare la scala d’accesso venne realizzata in struttura in cemento armato. Nell’anno 2001 l’immobile fu acquistato dalla Società Immobiliare Duomo 2000 srl (mentre era in stato di abbandono) che intende realizzarvi un contenitore culturale e museale. I lavori sono stati affidati all’impresa Gaidoni S.p.A.
DESCRIZIONE SOMMARIA DELL’INTERVENTO
Gli ambienti che costituiscono la chiesa si dividono in due categorie: la grande aula della chiesa (navata) e gli ambienti sovrastanti le scale di ingresso. La prima diventerebbe un ambiente espositivo, musicale, multiuso, mentre gli ambienti soprastanti avrebbero la funzione di supporto alla sala multiuso: direzione, uffici, servizi, etc.
-Consolidamento delle strutture: Cuci e scuci delle numerose lesioni interne ed esterne, chiusura vani, incatenamento con tiranti in acciaio, consolidamento del solaio di copertura del corpo scale con soletta in calcestruzzo armata, nuovi impalcati lignei di sostituzione al corpo scale.
-Esecuzione delle strutture di copertura: Le strutture lignee principali sono in legno lamellare con luci di circa 13 mt., mentre i travetti sono in legno di pino. Gli appoggi delle capriate sono stati protetti con lastre in sughero rivestito da lastre di piombo. E’ stato ricostruito un tavolato chiuso ed ammecciato, posto superiormente alle catene delle capriate che consente una agevole accessibilità del sottotetto per fini manutentivi oltre ad una funzione di ripartizione dei carichi orizzontali.
Le parti in legno sono state trattate con impregnanti a base di resine naturali.
Le tegole marsigliesi sono in parte quelle originarie (ripulite) ed in parte nuove.
Nella parte piana del terrazzo è stato consolidato il solaio originario in travi di acciaio. Su tale solaio saranno installati i pannelli solari per la produzione di acqua sanitaria e le pompe di calore a servizio degli impianti di condizionamento (estivo ed invernale).
-Le facciate:L’intonaco è stato ripristinato con malta bastarda finita con malta fine crivellata di calce e sabbia. Le cornici, i disegni ornati ed i numerosi decori di facciata, sono stati restaurati conservando in sito, mediante incollaggio, le parti staccate dai supporti e ricostruendo quelle parti mancanti con malta di calce finita a stucco.
La tinteggiatura delle pareti è stata concordata per i materiali ed i colori con la Soprintendenza.
I grandi finestroni in ferro e vetro a piombo, sono stati smontati, registrati ed attintati con la sostituzione dei vetri per quasi l’80%. -Il corpo scale e scalone: Ripristino degli intonaci e recupero di alcuni impalcati lignei di interpiano utilizzando – in parte – travi provenienti dal riuso delle antiche capriate in legno ed il tavolato del controsoffitto. Tali solai accoglieranno le funzioni dirigenziali e di servizio (W.C., accoglienza) del complesso. Le scale di collegamento ai livelli superiori hanno struttura in acciaio e legno, e realizzate in modo da evidenziare l’attualità dell’intervento.
Per favorire l’accesso ad i portatori di handicap ai vari ambienti del complesso, la scala di accesso all’aula è fornita di una sedia montapersone elettrica mentre, da tale livello sino all’ultimo solaio del vano scala, è previsto un elevatore.
-La navata centrale- gli interni: Consolidamento, fissaggio, pulitura e integrazione cromatica di tutti gli stucchi, cornicioni e varie decorazioni. E’ in atto un ripristino plastico di alcune cornici, il recupero degli stucchi dei trittici con lamine e decorazioni dipinte, delle colonne a finto marmo,dei medaglioni e dipinti della controfacciata e della cupola ad olio e tempera. Gli intonaci sono realizzati in malta a base di grassello di calce. Le porte interne sono realizzate in legno rifinite con vernici a base di resine naturali. La pavimentazione in marmo sarà restaurata con trattamenti superficiali previa sgrossatura ed integrazioni con tassellature con idonei materiali analoghi materiali (coccio pesto).
La porzione in cotto napoletano (con estese parti mancanti o non recuperabili) ed intarsi in marmo sarà rimossa e ricostruita nel medesimo disegno.
-Gli impianti: L’edificio è dotato di impianti igienico sanitari, di diffusione sonora, di illuminazione, di antintrusione e di diffusione dati messo in opera sotto traccia.
Saranno realizzati impianti per la produzione di acqua calda (al 100%) che avverrà tramite una padella solare posta sulla terrazza piana che accoglierà un complesso di pannelli solari. Impianti di condizionamento (estivo ed invernale) sarà realizzato con piastre radianti a pavimento con circuiti ad acqua a basso consumo energetico realizzato sotto traccia.