Architettura e ingegneria sostenibili

Comune di Aversa (CE)

Centro socio – culturale nell’ex mattatoio comunale
Progettazione architettonica, strutturale impiantistica e D.LL. 2004


Stato di fatto:

Il complesso, posto in un lotto di 2278 mq. completamente recintato e con ingresso dalla via Macello, si compone di quattro corpi principali e di strutture secondarie laterali che, in parte, hanno subito nel corso degli anni aggiunte e superfetazioni.
Le strutture dei quattro corpi principali sono in muratura di tufo e tetti lignei, ad eccezione del corpo centrale piano, in travi di acciaio e tavelloni. Invece le strutture dei corpi secondari hanno tipologie diverse (dal pilastro isolato alla muratura di tufo) con coperture realizzate con diversi materiali (dal solaio piano in travi di ferro alla copertura inclinata in lastre di Eternit).

Progetto:

L’obiettivo del progetto è quello di creare in Aversa un “luogo di incontro e di confronto permanente”, una “piazza recintata” dove possono essere allocate attività del volontariato, culturali (laboratori teatrali, esposizioni, mostre) ed artigianali. Per attuare tale progetto si sono realizzati nei corpi esistenti ambienti per attività sociali (non-profit) ed artigianali; sale polifunzionali predisposte per accogliere manifestazioni collettive fino a 150-175 posti a sedere ed anche esposizioni o laboratori teatrali; un ambiente centrale coperto, ma aperto ai due estremi, per attività espositive; ambienti comunicanti destinati a sale espositive, o a laboratori teatrali, o a sale per piccole riunioni; locali destinati a bar e sala ristoro; locali per direzione, uffici comunali, accoglienza e segreteria del centro culturale; vari locali a servizio del centro.
Sono stati utilizzati materiali naturali ecocompatibili come il legno e la calce, minimizzando al massimo l’uso di cemento e derivati del petrolio. L’edificio è predisposto per alloggiare pannelli solari termici e fotovoltaici.

Interventi:

Dalle ricerche storiche effettuate e dall’analisi dello stato dei luoghi, si è verificato che il corpo centrale ha subito modifiche di cui la più evidente è la trasformazione dell’originario tetto a falde in un solaio piano comportando il livellamento delle quote di intradosso ed estradosso per le tre aule.

Il progetto ha riportato l’edificio alla sua originaria tipologia con la ricostruzione del tetto a falde suddiviso in tre padiglioni (quello a copertura dell’aula centrale a quota più elevata). Il tetto è in legno con travi in pitch-pine trattate con vernici a base di oli vegetali, doppio tavolato (ciascuno da 2cm.) con interposto uno strato da 4cm. di pannelli in legno-cemento, lastra portacoppi con funzione impermeabilizzante e manto di coppi superiore.
Si è proceduto anche alla rimozione dell’intonaco esistente e dei rivestimenti in maiolica, e la rifazione successiva con intonaco in malta idraulica rifinito tipo Terranova, nell’ambiente centrale e con malta fine crivellata di calce e sabbia in quelli laterali.
Per il corpo centrale sono state utilizzate pitture a base di calce stabilizzata. Nelle sale laterali, costituite da quattro ambienti, il pavimento è in gres porcellanato, mentre in quello centrale è in basolato di sp. 12 cm. come per i piazzali. Nelle sale laterali gli ambienti di testata accolgono, sovrapposta al pavimento, una struttura lignea componibile con funzione di palco o di gradinata secondo le esigenze gestionali. Sono due corpi simmetrici composti ciascuno da due ambienti ( 6×4,5 mt.) e con solaio a volta e tetto in capriate di legno.
I corpi laterali a quello centrale sono gli unici per i quali è stato previsto un intervento di “ristrutturazione edilizia”. In seguito alla demolizione delle fabbriche fatiscenti, nello stesso sito si sono realizzati due corpi lunghi e simmetrici della dimensione di 4,5 x 24 mt.

Gli edifici sono in muratura di tufo su reticolo di travi di fondazione e piastra in c.a., la copertura è in travi di legno e tavolato, ovvero nella stessa tipologia degli altri corpi, e con uno sbalzo di ca.1 mt. Per la sola centrale termica è previsto un solaio in latero-cemento.
Il pavimento in gres porcellanato e le finiture in intonaco a calce (liscio all’interno e tipo “Terranova” all’esterno) attintato a calce, rendono le costruzioni moderne omogenee con le preesistenti.

Nel corpo lungo posto a Nord si sono solo sostituite le componenti degradate. Sono state inserite catene trasversali in barre del d. i 26 mm., e consolidate alcune piattabande; è’ stato sostituito integralmente il tetto con strutture lignee e rifatti integralmente gli intonaci con la tecnica utilizzata per gli altri corpi. La pavimentazione in lastricato di basoli è stata integralmente recuperata e le parti mancanti (circa 1/5 della superficie) sono state realizzate utilizzando basoli di recupero dalle altre aree del complesso e da alcune partite ritrovate nelle cavità.
Nella sistemazione degli esterni sono stati privilegiati l’uso di materiali utilizzati nella antica Aversa come le pietre di origine vulcanica con le quali sono stati realizzati i lastricati, i cordoni, le caditoie e le converse. Si sono poi privilegiate le aree a verde realizzando ben 340 mq. di prato distribuiti all’ingresso e lungo i corpi laterali.
I deflussi delle acque bianche sono assicurate da pluviali e grondaie in rame e, nel percorso orizzontale, da fogne interrate in tubazioni di PVC contornate da cls.
Le acque nere hanno un loro autonomo percorso (tubazioni in PVC) sino ad un pozzo di decantazione e da questo alla fogna comunale.
La presenza di due fontane a zampillo aumenta la qualità estetica dell’intervento e garantisce frescura estiva.

Cavità’:

Gli ambienti interrati sono una formidabile estensione delle aree in
superficie. Tali cavità, disposte a ferro di cavallo lungo il perimetro del lotto, sono il risultato della estrazione del tufo con il quale sono stati realizzati gli ambienti sovrastanti. Sono dunque locali interamente scavati nel banco di tufo, a parete dritta e copertura a volta.
Durante il corso dei lavori, utilizzando le economie risultanti dai lavori di superficie, si è proceduti a recuperare una porzione delle stesse.
Le cavità sotterranee risultavano all’epoca della progettazione inaccessibili se non per le aree molto prossime al loro ingresso e la loro consistenza non era nota. In corso di esecuzione dei lavori è stato eliminato parte del materiale di risulta che le riempiva rivelando così la loro configurazione: 14 ambienti di circa mq.21,00 cadauno collegati da un corridoio largo circa m.2.80, per una estensione totale di circa mq.650,00, ad una profondità di ca. m.10,00 rispetto al piano di campagna in superficie.
Oltre al loro parziale svuotamento, si è proceduto ad incrementare fortemente l’aerazione, l’illuminazione mediante la predisposizione di naturali camini di luce ed è stata realizzata una botola con argano per facilitare il carico e scarico di materiale.

Molteplici utilizzazioni sono possibili per tale cavità: gli ambienti potranno essere luogo di visita e di studio, significativi esempi del sistema costruttivo tipico della Città di Aversa, o ancora depositi e locali espositivi della produzione alimentare tipica dell’Aversano, etc…
Per ora si è beneficiato della forte differenza di temperatura con l’esterno per ridurre i consumi energetici dislocando nelle cavità le pompe di calore, che sono favorite nel loro ciclo trattando aria fresca in estate, e più calda in inverno. Nelle cavità è stata anche inserita la vasca di accumulo per l’acqua di riserva antincendio con i relativi motori, utile per l’innaffiamento e per i servizi igienici. Tale risorsa proviene da un pozzo preesistente, mentre l’acqua potabile circola in una autonoma rete che è collegata all’acquedotto cittadino.