Comune di Aversa (CE)
Recupero della Chiesa della SS.Annunziata – Aversa
Progetto esecutivo 2003
Il complesso del Convento e della Chiesa della SS. Annunziata, uno tra i più imponenti della città, fu costruito dai cittadini di Aversa e dalle munificenze dei sovrani Angioini prima del 1320 nell’ambito della Real Casa Santa dell’Annunziata, antica istituzione finalizzata all’assistenza dei bambini abbandonati. Attraverso la “ruota degli esposti” il pio ente aversano raccoglieva i fanciulli o i neonati abbandonati da famiglie indigenti o frutto di rapporti peccaminosi.
All’atto del primo sopralluogo, il complesso si presentava in uno stato di avanzato degrado generale.
La copertura con capriate lignee e manto di copertura in tegole marsigliesi era in buona parte crollata e la residua parte non recuperabile. Al di sotto delle capriate presentava una navata già in parte rinforzata con soletta di calcestruzzo estradossata e costoloni ad arco in calcestruzzo, mentre la rimanente parte della navata e del transetto presentava un forte degrado con fessurazioni con casi di abbassamento delle chiavi. Sui prospetti esterni vi era una quasi completa assenza di intonaco oltre ad essere in molte parti ricoperti di vegetazione.
Visibili erano lesioni passanti soprattutto nella zona absidale. Internamente, una arcata e un pilastro mostravano delle fessurazioni verticali.
L’intervento dunque è stato concepito considerando l’edificio come un organismo unitario, intervenendo in modo diffuso ma meno traumatico possibile con materiali e tecnologie biocompatibili.
Il tetto è stato completamente liberato dal vecchio tetto residuo. Sono stati livellati gli appoggi delle capriate con taglio della testata muraria e con un cuscino di mattoni pieni per l’appoggio di una cordolatura in legno massello a sua volta collegato con la sottostante muratura con tirafondi metallici. Le nuove capriate in legno lamellare sono state posate su dei gattoni e delle diagonali di sostegno ancorate nella parte bassa delle murature, esattamente come erano realizzate in origine, per migliorarne l’appoggio con la muratura.
Al di sopra delle capriate è stato realizzato un manto di tegole marsigliesi con canali di gronda in rame.
Le volte della navata e del transetto sono state consolidate inserendo all’intradosso della volta dell’aula delle costolature in fibre di carbonio che non intaccano il cuore strutturale delle murature. Per le volte del transetto e dell’abside l’intervento è stato realizzato all’estradosso.
Per le facciate esterne si è proceduto alla spicconatura dell’intonaco rimanente, della sarcitura delle lesioni con il cuci e scuci, all’intonacatura a grassello di calce e l’attintatura con pitture ai silicati.
Internamente il pilastro, l’arcata e la zona absidale, sono state consolidate con il cuci e scuci (per lesioni lunghe anche m.7) e con incatenamenti.